Non solo Pride: l’importanza di una cultura inclusiva in azienda.

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Giugno è il mese dedicato al Pride, ovvero all’orgoglio della comunità LGBTQIA+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender, queer, cisgender, Intersessuali e Asessuali).  Il + indica tutti gli altri generi meno definibili per garantire un’inclusione totale nella direzione dell’uguaglianza. Questa celebrazione induce necessariamente a fare una profonda riflessione su tematiche molto attuali come la cultura inclusiva in azienda.

Negli ambienti di lavoro, da qualche anno, si è iniziato a parlare di diversità e inclusione. Si è osservato che nei posti di lavoro, gli stereotipi influenzano le decisioni che prendiamo su altre persone, impedendo loro la capacità di contribuire pienamente al raggiungimento degli obiettivi e a fare progressi di carriera. Gli stereotipi sono influenzati dai cosiddetti bias cognitivi, un’interpretazione soggettiva della realtà basata su pregiudizi e idee personali.

Garantire luoghi di lavoro inclusivi significa non giudicare le prestazioni lavorative in relazione a sesso, etnia, disabilità, età, orientamento sessuale, religione, nazionalità, genere. I call center sono luoghi di lavoro che rispecchiano perfettamente la grande varietà umana: vi lavorano indistintamente persone con diversi titoli di studio, età, motivazione, etnia, sesso, genere e altro ancora. Se sei un amministratore di call center non puoi più trascurare queste tematiche. Devi avere veramente a cuore questi argomenti, non cadere nel cosiddetto rainbow washing, ovvero sfruttare le tematiche del Pride per fare azioni di marketing fine a sè stesse se poi in azienda fai atti discriminatori e non garantisci la valorizzazione delle diversità e l’inclusione. 

Perché dovresti avvicinarti alle tematiche Diversity & Inclusion?

Oltre a essere importante dal punto di vista etico, sapevi che in un’azienda inclusiva le prestazioni sono migliori? I bias di genere in azienda provocano conflittualità, demotivazione, riducono l’engagement rallentando il raggiungimento degli obiettivi.

Secondo il report di United States Census Bureau i team inclusivi generano un aumento tra il 19%-21% delle entrate rispetto alle aziende meno diversificate e riescono a prendere decisioni migliori l’87% delle volte e sono molto più innovativi.

Gli stereotipi legati a etnia e genere hanno un impatto sulla nostra percezione di una persona e delle sue competenze e abilità. Le aziende in cui vi è diversità etnica hanno rendimenti finanziari più elevati del 35% rispetto alle stesse aziende che non hanno una presenza variegata.  E ancora, le aziende con consigli direzionali presenziati anche da donne hanno performance superiori del 53% rispetto ad aziende con board totalmente maschili. 

Lo standard ISO 30415:2021

Nel maggio 2021 è stato raggiunto un importante obiettivo: la prima certificazione ISO sulla Diversity, la ISO 30415:2021, Human Resource Management Diversity and Inclusion. Jim Lewis, presidente del comitato tecnico ISO che ha sviluppato la ISO 30415, afferma: “L’accesso giusto ed equo a posti di lavoro e percorsi di carriera, così come l’opportunità per ogni dipendente di essere ascoltato e rispettato, implica una profonda integrazione dei principi di diversità e inclusione nelle politiche e nelle pratiche di un’organizzazione”.

Il nuovo standard ISO 30415 porterà i leader aziendali a dimostrare concretamente il loro impegno per la diversità e l’inclusione con pratiche attive e non teoriche. Non basterà abbracciare certi valori, è necessario dimostrare come si sta creando davvero un ambiente di lavoro più inclusivo con progetti di Diversity Management adatti alle proprie realtà ed esigenze. Lo standard ingloba azioni, principi, misure e le relative responsabilità e responsabilità e tiene conto del contesto di vari luoghi di lavoro. L’ ISO 30415 è pensato per essere adottato in tutti i tipi di organizzazioni: pubbliche, private, governative o non governative (ONG), indipendentemente da dimensioni, tipo, attività, settore, fase di crescita, Paese.

Come puoi rendere il call center un luogo più inclusivo?

Sono tantissime le pratiche che puoi mettere in atto e di seguito ti diamo consigli da mettere subito in azione:

  • Prima di parlare pensa: non è solo il titolo di una canzone, ma un consiglio. A volte non riflettiamo molto sul nostro linguaggio, può capitare, ma se hai in mente di fare battute goliardiche sull’orientamento sessuale di una persona pensa che non sei sempre a conoscenza delle situazioni dei singoli colleghi che ti circondano;
  • Le cene aziendali, tanto amate e tanto odiate. Quando non conoscete personalmente tutti i vostri dipendenti, evitate di fare inviti in cui è specificato, moglie, marito, fidanzato, fidanzata. Esempio pratico: evita di dire a un uomo, ad esempio, “ porta la tua fidanzata, porta tua moglie”. Evita gli imbarazzi. Se formuli un invito formale scritto puoi usare una formula più generica: invito per due persone.
  • Garantisci benefit equi per tutti;
  • Metti le persone disabili nelle condizioni di avere una postazione lavorativa adeguata;
  • Se gestisci una grande realtà in un edificio molto grande, potresti allestire un’area nido per i tuoi dipendenti con figli o favorire il lavoro agile;
  • Se possiedi un parcheggio privato, garantisci posti riservati per chi ha disabilità e per le donne in gravidanza;
  • Se non ti senti pronto, valuta di seguire corsi di leadership inclusiva.

Sei pronto per trasformare il tuo call center nei migliori dei call center?

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