Come fare campagne di Facebook Lead Ads nel 2025

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Fai chiamate di vendita, hai un prodotto da vendere come un depuratore d’acqua, corsi di formazione, sei semplicemente un call center classico, e  vorresti ottenere di più? Allora sei nel posto giusto. In questo articolo ti spiegheremo perché dovresti iniziare a utilizzare nuovi canali di acquisizione, oltre alle liste di telemarketing e come puoi generare nuovi lead attraverso Facebook. 

Le Facebook Lead Ads continuano a rappresentare uno strumento centrale per la lead generation di aziende che vogliono scalare le proprie performance commerciali. Nel 2025, però, la complessità dell’advertising digitale richiede un approccio evoluto: non basta più “attivare una campagna”, serve una strategia omnicanale che sappia connettere performance marketing, Meta Ads e strumenti operativi come un software call center. 

Software per call center e Facebook Lead Ads: un connubio possibile.

Partiamo dai dati. tempo è il vero fattore critico nella gestione dei lead. Diversi studi dimostrano che la probabilità di qualificare un contatto può crollare fino al 400% se il primo ricontatto avviene oltre i 10 minuti dalla compilazione del form. Qualora non stessi richiamando i tuoi lead, o non stessi compiendo altre azioni come l’invio di una e-mail o di un messaggio WhatsApp, stai commettendo un grande errore. Allo stesso tempo, se stai facendo attività di telemarketing e di teleselling escludendo nuove strategie, come la lead generation attraverso le Facebook Ads, stai perdendo solo opportunità di conversioni.

Il telemarketing, da sempre pilastro delle vendite outbound, non è scomparso. Si è evoluto. Oggi la differenza la fa la capacità di integrare campagne di acquisizione digitale con processi di contatto telefonico strutturati.

In un mercato dove lo spoofing rende complesso il lavoro degli operatori, l’abbinamento tra Meta Ads e chiamate di vendita immediate garantisce maggiore fiducia al prospect e aumenta le possibilità di conversione.

Le sfide del mercato competitivo

Ogni settore su Meta è ormai saturo: il feed degli utenti è colmo di contenuti sponsorizzati e i costi per lead crescono. Questo significa che solo chi ha una strategia ben studiata, basata su analisi dei dati e funnel chiari, può ottenere risultati concreti. Fare campagne alla cieca porta inevitabilmente a sprecare budget e a generare lead poco qualificati. 

Come intercettare il tuo pubblico

Come funziona l’algoritmo di Meta per le campagne 

Meta ha reso le proprie campagne sempre più AI-driven. Le nuove regole sul tracciamento e sulla privacy hanno rivoluzionato il targeting riducendo il peso degli interessi specifici, portando al centro le campagne Advantage+. Il focus non è più sulla segmentazione manuale, come eravamo abituati fino a poco tempo fa, ma sulla capacità dell’AI di intercettare chi è più vicino al nostro obiettivo. Le possibilità di personalizzazione sono i pubblici personalizzati e alcune restrizioni come location, età minima, pubblici esclusi. 

Addestrare l’algoritmo con le Conversion API

Oggi non si può fare advertising su Meta Ads senza le C-API: questo strumento garantisce un tracciamento più preciso, una corretta attribuzione e un miglioramento costante delle prestazioni delle campagne. Il tracciamento basato esclusivamente su pixel e cookie presenta, infatti, diversi problemi. Il più rilevante è il blocco dei cookie di terze parti da parte dei browser più utilizzati, con un impatto diretto sull’affidabilità della misurazione e sull’attribuzione delle conversioni attraverso il Pixel. A complicare ulteriormente la misurazione c’è la diminuzione della finestra di attribuzione su Meta Ads: da 28 giorni a soli 7 dal click. Questo cambiamento riduce drasticamente la mole di dati disponibili e fa sì che il pixel riesca a intercettare soltanto una parte delle interazioni reali che gli utenti compiono sul sito.

Ed è qui che entra in gioco il ruolo del CRM e dell’integrazione tramite CAPI (Conversions API). Collegare i dati di prima parte, lead verificati, clienti acquisiti, eventi offline,  significa dare all’AI di Meta le informazioni necessarie per:

  • riconoscere quali profili hanno più probabilità di convertire;
  • ottimizzare le campagne su utenti ad alta propensione;
  • migliorare progressivamente le performance man mano che la mole di dati aumenta.

Definizione di C-API

Le Facebook Conversions API sono un sistema di tracciamento lato server, progettato per superare i limiti del tradizionale pixel basato sul browser. In pratica, invece di registrare gli eventi direttamente dal browser dell’utente (e quindi dai cookie, sempre più limitati), le C-API raccolgono i dati attraverso il server del sito web o del CRM. Questo significa che le conversioni non vengono più intercettate solo dal pixel, ma inviate in modo più accurato e stabile dal server, garantendo un flusso di informazioni più completo e affidabile.

In altre parole: non vince più chi “sa targettizzare meglio”, ma chi è in grado di alimentare il sistema con dati puliti, tempestivi e rilevanti. Questo spiega perché la perdita di centralità del targeting per interessi non è un limite, ma un’opportunità.

Il vero vantaggio competitivo nel 2025 sarà saper orchestrare creatività efficaci, funnel chiari e integrazione solida tra Meta Ads e il proprio ecosistema di marketing automation/CRM.

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Creative e copy: il cuore della performance

Quando si parla di Facebook Lead Ads, la differenza la fanno anche la creatività e messaggi. Il formato video continua a essere il più potente per catturare l’attenzione e generare engagement, ma non va sottovalutato il ruolo delle grafiche statiche: in molti casi si rivelano estremamente efficaci per la lead generation, soprattutto se accompagnate da un copy diretto e orientato al beneficio.

Il segreto sta nel non innamorarsi di un’unica idea creativa. Ogni mercato e ogni audience reagisce in modo diverso: per questo è fondamentale testare vari angle, headline e call-to-action senza pregiudizi. Solo attraverso un approccio sperimentale, tipico del performance marketing, è possibile identificare la combinazione vincente che abbassa il costo per lead e massimizza le conversioni nelle chiamate di vendita. Per un buon copy è necessario conoscere il pubblico a cui si parla, quali sono le sue aspettative e problemi. 

Ecco alcuni esempi che possono ispirarti:

  1. Urgenza/Scarsità
    • “Ultimi posti disponibili per il corso intensivo di ottobre. Prenota subito la tua prova gratuita!”
    • Qui il focus è creare pressione temporale e spingere l’utente ad agire subito.
  2. Prova sociale
    • “Oltre 5.000 studenti hanno migliorato il proprio inglese con noi. E tu cosa aspetti?”
    • Questo angle sfrutta la leva della credibilità e dell’effetto “se lo fanno gli altri, funziona davvero”.
  3. Educativo/Valore immediato
    • “Scarica subito la nostra guida gratuita: 10 trucchi per parlare inglese in modo fluente in 3 mesi.”
    • Qui non vendi subito, ma offri valore concreto, abbassando la barriera di ingresso e generando fiducia.
  4. Esclusività/Premium
    • “Non tutti i corsi sono uguali: lezioni 1-to-1 con insegnanti madrelingua certificati. Richiedi ora la tua demo personalizzata.”
    • Angle ideale per posizionare il corso come “più prestigioso” rispetto alla concorrenza.
  5. Problema/Soluzione
    • “Hai paura di parlare inglese al lavoro? I nostri corsi pratici ti aiutano a superare il blocco già dalla prima lezione.”
    • Perfetto per intercettare un bisogno reale e offrire subito la soluzione.

Il Lead Form Meta

Uno degli errori più comuni nelle campagne Facebook Lead Ads è generare una grande quantità di contatti senza preoccuparsi della loro qualità. Per questo è fondamentale utilizzare il lead form di Meta non solo come strumento di raccolta, ma come vero e proprio filtro di pre-qualificazione.

Le tre tipologie di moduli Lead Ads:

Volume Maggiore

  • Molto semplice da compilare, pochi passaggi
  • Pro: genera più lead a costi inferiori
  • Contro: qualità lead inferiore

Intenzione più elevata

  • Include uno step di conferma dati dopo la compilazione iniziale
  • Pro: lead più consapevoli
  • Contro: costo per lead più alto

Creatività migliorate

  • Una “mini landing page” all’interno del modulo: include sezioni, immagini, testimonianze, descrizioni
  • Pro: consente di presentare il servizio/prodotto in modo più dettagliato, incrementando la qualità
  • Contro: richiede più lavoro (testi, assets grafici), costi per lead più elevati

Un aspetto spesso sottovalutato è che Meta consente di inserire fino a tre domande personalizzate all’interno del form. Questo è un passaggio chiave per pre-qualificare i lead: non si tratta solo di nome, email e telefono, ma di chiedere elementi utili al reparto commerciale, ad esempio il settore di appartenenza, il livello di interesse o l’obiettivo che vogliono raggiungere.

Avere risposte mirate già nella fase di acquisizione significa filtrare contatti non in target e passare al CRM lead più “caldi” e realmente interessati.

Il valore del lead, però, emerge davvero solo quando il form è collegato in tempo reale a un CRM o a un Software Call Center. In questo modo, ogni contatto viene trasferito immediatamente al reparto vendite, che può attivare una chiamata di follow-up quasi istantanea. Il risultato? Nessuna perdita di tempo tra la compilazione del form e la prima interazione commerciale, con un impatto diretto sul tasso di conversione delle chiamate di vendita.

Crm4: gestione delle chiamate e strategie di performance marketing

Integrare le campagne Meta Ads con un sistema come CRM4 significa trasformare un semplice contatto in un’opportunità di vendita concreta. Il nostro software non solo permette di gestire in modo strutturato le chiamate di vendita e monitorare le performance del team commerciale, ma offre anche un vantaggio competitivo unico: l’integrazione nativa con WhatsApp. Questo significa che puoi inviare messaggi direttamente dal CRM, senza bisogno di software di terze parti, garantendo tempi di risposta immediati e conversazioni più fluide con i prospect. Tra l’altro le statistiche sull’apertura dei messaggi WhatsApp Business indicano un tasso medio molto elevato, intorno al 98-99%. 

Un approccio che si inserisce perfettamente in una strategia di performance marketing: ogni lead viene tracciato, qualificato e lavorato in tempo reale, attraverso chiamate, SMS, email o WhatsApp. La combinazione tra advertising data-driven e telemarketing gestito con CRM4 permette alle aziende di ridurre sprechi, aumentare le conversioni e costruire un processo commerciale realmente omnicanale.

Non solo chiamate, adesso puoi metterti in contatto con i tuoi potenziali clienti anche con WhatsApp. 

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